giovedì 18 settembre 2008

La Legge 133/08: assemblea di Ateneo e documento



Ecco il Testo integrale della Legge 133: LEGGE 133/08

DOCUMENTO ASSEMBLEA DELL'UNIVERSITA' DEL 18/09/08

Oggi, 18 settembre 2009, si è tenuta un’assemblea di informazione e discussione sulla L. 133/2008, con la partecipazione di studenti, ricercatori, docenti, precari, personale tecnico-amministrativo dell’Università e del Politecnico di Torino.

L’assemblea esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà alla L. 133/2008, rilevando in particolare che:

- La possibilità di trasformazione in fondazioni private mina alle basi la natura pubblica dell’Università (Costituzione, art. 33: “La Repubblica… istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”) e le libertà costituzionali di ricerca e di insegnamento; l’università e la conoscenza si trasformano da bene pubblico a merci, vincolate alla logica del profitto. Inoltre, le fondazioni non offrono nemmeno garanzie in merito al diritto allo studio, al mantenimento dell’offerta formativa e alla situazione lavorativa di dipendenti e precari;

- Il taglio nel prossimo triennio di 500 milioni di euro dal fondo di finanziamento ordinario metterà a rischio lo stesso funzionamento della didattica e della ricerca universitaria;

- La limitazione del turnover al 20% annulla le legittime aspirazioni di una generazione di giovani studiosi precari, e si traduce in riduzione ed invecchiamento del corpo docente e tecnico-amministrativo.


L’assemblea decide di intraprendere una prima serie di iniziative di informazione e discussione, da condursi in maniera unitaria fra tutte le componenti delle università.

In particolare si decide:

- di aderire all’assemblea studentesca del 22/09 alle ore 16.00 presso Palazzo Nuovo

- di dedicare la prima lezione di ciascun corso ad informare gli studenti sulla situazione degli atenei e sugli effetti della legge 133;

- di promuovere assemblee nei corsi di studi e nelle Facoltà per discutere unitariamente della situazione e di ulteriori iniziative;

- di sostenere l’adozione di tali forme di mobilitazione nei vari organi collegiali dell’ateneo, e di invitarli ad un pronunciamento sulla legge 133;

- di interagire e coordinarsi con le altre università italiane in movimento;

- di approfittare di momenti di visibilità (come la notte dei ricercatori), per attività di informazione e di promozione di un’università pubblica e finalizzata al benessere di tutta la società.


Coordinamento per l’università pubblica e libera

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