giovedì 8 gennaio 2009

Riunione del Collettivo IL FAGGIO 9/01/09


COLLETTIVO DI AGRARIA
IL FAGGIO

VENERDI' 9 GENNAIO 2009

RITROVO ORE 14.00

DAVANTI ALL'AULA D

PRIMO PIANO EDIFICIO AULE



CIAO,

VI SCRIVO PER INVITARVI TUTTI AD ESSERCI IN FACOLTA' IL 9 GENNAIO ALLE 14.00 PER PARTECIPARE AD UN'ASSEMBLEA APERTA A TUTTI GLI STUDENTI, CI SI TROVA DAVANTI ALL'AULA D.

INVIO TRAMITE NEWSLETTER DEL FORUM LA CONVOCAZIONE DI QUESTO COLLETTIVO PERCHE' SIA UN'ASSEMBLEA IL PIU' PARTECIPATA POSSIBILE.

DOPO I MESI DI IMPEGNO IN DIFESA DELL'UNIVERSITA' PUBBLICA, INIZIATI AD OTTOBRE CONTRO LA LEGGE 133/08 E I TAGLI ALL'UNIVERSITA', ORA SPERO CHE GLI STUDENTI DI AGRARIA CONTINUINO NUMEROSI AD INFORMARSI E A DISCUTERE SUI TEMI CHE LI TOCCANO IN PRIMA PERSONA E NON CADA TUTTO NEL VUOTO.

NOI STUDENTI DOBBIAMO RIPRENDERE A INFORMARCI ED ESSERE INFORMATI SU QUELLO CHE SUCCEDERA' ALL'UNIVERSITA' PUBBLICA,
SU QUELLO CHE CI ASPETTA.

PURTROPPO L'ANNO NUOVO NON SEMBRA PORTARE BUONE NOTIZIE...

CON L'INIZIO DEL 2009 CADE LA PRIMA MANNAIA DEI TAGLI SULLA NOSTRA FACOLTA' E SU TUTTO L'ATENEO.
I TAGLI SONO INGENTI MA PER ORA NE SAPPIAMO POCO, NEL BILANCIO PREVENTIVO DI ATENEO DEL 2009, PER FAR FRONTE AI TAGLI RICHIESTI DALLO STATO, SONO STATE AZZERATE VOCI COME QUELLA DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE (TUTTO CIO' CHE RIGUARDA COLLABORAZIONI E RAPPORTI CON L'ESTERO) E FORTEMENTE PENALIZZATE AREE SU CUI CI E' SEMPRE STATO DETTO CHE ERA PRIORITARIO INVESTIRE, COME L'INFORMATICA.
E' STATO DECISO IN ATENEO CHE SU FACOLTA' E DIPARTIMENTI PESERANNO I DUE TERZI DEI TAGLI, UN TERZO INVECE SPETTA ALLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELL'UNITO.

AGRARIA RISCHIA DI ESSERE TRA LE FACOLTA' PIU' PENALIZZATE, PERCHE' HA TANTI SPAZI (I PRATI CONTANO COME FOSSERO LABORATORI O AULE!) E POCHI STUDENTI, RISPETTO AD ALTRE FACOLTA' (E QUINDI INVECE CHE ESSERE CONSIDERATA BENE PER LA SUA VIVIBILITA', PROBABILMENTE PAGHERA' PER LA SUA SCARSA EFFICENZA IN TERMINI DI STUDENTI AL MQ!).

IL 9 IN RIUNIONE NOI RAPPRESENTANTI DEL FAGGIO SPERIAMO DI PORTARVI NOTIZIE PIU' PRECISE, DOPO AVER SEGUITO IL CONSIGLIO DI FACOLTA'.

ORDINE DEL GIORNO:

-RELAZIONE SUI TAGLI A FACOLTA' E ATENEO;
-SITUAZIONE DELLA MOBILITAZIONE A TORINO;
-RELAZIONE DAL GRUPPO DI LAVORO SULLA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE DEL CANTIERE DELL'ONDA;
-NOTIZIE DAL TERRITORIO?
-COSA VOGLIAMO FARE AD AGRARIA?
-ASSEMBLEA DI FACOLTA' A GENNAIO CON SOSPENSIONE DELLE LEZIONI (COME QUELLA TENUTASI IL 2 OTTOBRE)
-VARIE ED EVENTUALI


CIAO A TUTTI,
SPERO CI VEDREMO IL 9 GENNAIO.

ELISA MASCETTI,
RAPPRESENTANTE DEGLI STUDENTI,
COLLETTIVO "IL FAGGIO".

1 commento:

Anonimo ha detto...

ABOLIRE IL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO.

La Costituzione italiana non dice che la Repubblica promuove i laureati ad ogni costo. Parla di «capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi»: soltanto loro vanno sostenuti. Se il "mercato" tiene sempre meno al "titolo", è perché il titolo è sempre meno vicino alle professioni, al cambiamento, al mondo globale, alle reali capacità e conoscenze dell'individuo. Se la laurea vale così poco, un modo per aiutarla è quello di eliminare la finzione che invece valga molto solo perché lo dice la legge. Il valore legale del titolo di studio è il principale muro che si oppone ad un sistema fondato sul merito. Professionalità, anzianità, esperienza, formazione permanente e non carta appesa in salotto per dire basta all’illusione che nella vita sia sufficiente studiare(!?) una volta sola per fare "carriera" sempre! Una laurea con valore legale è il lasciapassare per un’altra colossale finzione: che studiare alla Bocconi, alla Sapienza o a Roccacannuccia sia la stessa cosa.
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DOPO LA «FREGATURA» DEI 40euro STANZIATI PER IL RINNOVO DEL CCNL, ADESSO ATTENZIONE AI CONTRATTI INTEGRATIVI!
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Prima la beffa, adesso pure l’inganno! Ne ha parlato la televisione di Stato, ne hanno scritto tutti i giornali e ne abbiamo discusso anche noi su queste pagine. Tutti ricorderanno i famigerati “dottori” della "San Pio V" e di altre pseudo-università più o meno telematiche! Tutti ricorderanno la trasmissione di Rai Tre “Report” nella quale si denunciava il business delle lauree facili per militari, poliziotti, carabinieri, finanzieri e ministeriali. Lauree ottenute, o meglio “comprate in offerta promozionale”, senza il ben che minimo sforzo, se non quello economico, nel giro di pochi mesi, in barba a chi sui libri e nelle aule universitarie ha sudato sette camice per arrivare a quello che un tempo era considerato un ambito traguardo! Ebbene, dopo aver finanche premiato i novelli “dottorini” con borse di studio e centinaia di ore di permesso/studio - alle spalle di impiegati meno studiosi che continuavano a portare avanti, oltre alle loro, anche le pratiche dei colleghi universitari - talune pubbliche amministrazioni, di concerto con le organizzazioni sindacali, adesso si apprestano a spalancare le porte delle progressioni di carriera non al merito ed alla produttività, non a chi lavora, non alla capacità e alla competenza, ma a chi presenta il “pezzo” di carta! La forzatura più evidente la si registra nell'Area Funzionale III del comparto ministeri, (ex Area C con le posizioni economiche C1, C1s, C2, C3, C3s) laddove non avviene, come fatto in precedenza, una trasposiozione sistematica tra vecchie e nuove posizioni economiche (Esempio: C1->F1, C1s->F2, C2->F3, C3->F4, C3s->F5, ecc, ecc), ma si crea uno sbarramento (alla Fascia retributiva F4) che solo chi ha il "sudato" pezzo di carta potrà superare, anche stavolta senza il benché minimo... "sforzo"! Questi sono "i concreti strumenti" introdotti dal Ddl-Brunetta per la riforma delle pubbliche amministrazioni? Questi sono i metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa? Questi i "criteri oggettivi" per misurare il contributo ed il rendimento del singolo dipendente pubblico? Questo è premiare i più capaci e meritevoli? La consegna delle future carriere dirigenziali ai "laureati last-minute" sta solo celebrando un funerale già da tempo annunciato, quello della Pubblica Amministrazione!
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P.S.
Ci scrive un lettore: «La prima volta che sono andato negli Stati Uniti, dopo la laurea, mi sono firmato "Dr" per fare il figo ed un mio interlocutore mi ha chiesto: "in quale ospedale operi?". Ed io: "no... beh... ho la laurea in scienze della formazione!" Al che lui si è messo a ridere e mi ha detto: "qui in America chiamiamo Doctor solo chi è medico"!».
Caro amico lettore,
se il suo "interlocutore" un giorno avesse la malaugurata sorte di vennire a fare un giro per i corridoi di uno dei tanti, forse troppi, ministeri italiani, avvertirebbe la strana sensazione di stare in una corsia di ospedale, non tanto per la lenta agonia in cui versa ormai da troppo tempo la Pubblica Amministrazione, quanto per la moltitudine di dottori, dottoresse e adesso pure dottorini che vi... "operano" !