martedì 18 novembre 2008

INVITO AL CANTIERE DELL'ONDA

"CANTIERE DELL'ONDA" = nome dato al gruppo interfacoltà che lavorerà a lungo termine su un progetto di altra università (anche a partire dal documento elaborato dall'assemblea nazionale di Roma dei giorni scorsi)

A tutti i collettivi, i ricercatori, dottorandi, docenti, i soggetti
in mobilitazione,

dopo questo primo periodo di mobilitazione crediamo sia arrivato il momento
per "l'onda anomala" di fare il salto di qualità. E' stato
fondamentale
il lavoro svolto fin qua da parte di tutti e tutte ed esso deve essere
mantenuto e valorizzato. Esiste però un'esigenza che risponde alla
necessità di misurare se davvero questo movimento ha le carte in
regola
per cambiare lo stato di cose esistente. Crediamo personalmente che il
periodo del movimento del "no" tra poco perderà la sua forza
propulsiva, esiste però, ne siamo certi, un ribollire sottocutaneo
molto più imponente e ambizioso che richiede la nostra totale
predispozione.

E' arrivato il momento di articolare, grazie ad
un percorso di ragionamento politico collettivo, quali sono i
caratteri, quale deve essere la "ricetta" per l'università che
vogliamo. In questo periodo sono nati all'interno dei collettivi delle
varie facoltà gruppi di lavoro che stanno provando a ragionare su
varie
dinamiche societarie. Si tratta ora di condividere, valorizzare
l'elaborazione che si sta producendo.
Sentiamo la necessità, crediamo condivisa, di razionalizzare quelle
che sono le energie.

La proposta che vi facciamo è la seguente:
-
indire una data ed un luogo dove possano incontrarsi quei soggetti
delle varie realtà che hanno l'intenzione di mettere al servizio, in
maniera prioritaria, il proprio impegno, le proprie competenze per un
lavoro di ricerca, documentazione, ragionamento ed elaborazione
conclusiva di una proposta alternativa.
L' idea che proponiamo è
quelle di creare gruppi di lavoro propositivi su diverse tematiche che
riguardano la nostra idea di univerisità. Questi vari gruppi, che
possono coincidere o meno con le facoltà, comincino a lavorare in
autonomia. Con scadenza bisettimanale possiamo poi pensare ad incontri
intermedi che facciano il punto sul progresso dei vari lavori e che
mettano in condivisione le singole elaborazioni.

Dopo le prime fasi verrà poi in un secondo tempo un lavoro di sintesi,
sulle quali modalità dobbiamo ragionare.

Ci
deve essere la consapevolezza da parte di tutti e tutte che questo
lavoro ragiona su di un orizzonte di medio-lungo periodo (almeno 2-3
mesi), anche se sarebbe importante farcela per natale. L'obiettivo
sarà
quello di arrivare poi alla convocazione di Stati Generali degli
studenti e delle studentesse sull'Università.
Quello sarà un momento dove il lavoro che verrà svolto nei prossimi
mesi in tutta Italia arrivi ad un punto di messa a valore condivisa.
E'
evidente che questa nostra proposta non può che avere un carattere
nazionale.

Il progetto deve avere due caratteri fondamentali:
1) Permettere il confronto e la partecipazione di tutte le categorie
che danno vita al sistema univeristario
2)
Il carattere centrale deve essere la valorizzazione
dell'interdisciplinarietà. Un punto di vista ad esempio di un
ingegniere deve essere messo a valore con quello dello scienziato
politico
3) Deve essere calendarizzato con scadenze/obiettivi intermedi
4)
L'estensione nazionale della proposta implica un ragionamento che
dovrà
passare progressivamente dal livello micro (facoltà), al livello
(ateneo), in progressione poi città, regione, nazionale.

Non si
tratta di fare una proposta di riforma vera e propria ma di indicare
linee guida e contestualizzare quest'ultimo in un contesto di
ragionamento di ampio raggio.

Crediamo nella necessità e nell'importanza di questo progetto. Siamo
altresì consapevoli che se il movimento si limita a ragionare sul
breve periodo non potrà mai avere l'ambizione di incidere realmente.
Nulla
toglie naturalmente che va continuato il lavoro di forte opposizione
nei confronti di qualsiasi provvedimento che cozzi contro la nostra
idea di univerisità e di società. Quindi avanti con le mobilitazioni,
avanti con le occupazioni perchè sono proprio queste ultime i luoghi
naturali per produrre quel ragionamento che il nostro progetto
necessita.

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Il primo appuntamento del Cantiere dell'Onda è fissato per mercoledì 19 novembre alle ore 18 alla palazzina Einaudi occupata.

Anche se la settimana è fitta di impegni abbiamo ritenuto importante iniziare il percorso del Cantiere e far partire i vari gruppi di lavoro.
L'appuntamento di mercoledì sarà utile per definire, anche sulla base della discussione tenutasi nell'assemblea nazionale di Roma, la struttura del Cantiere, le tematiche, gli obiettivi di breve-medio-lungo periodo.

Per dette ragioni è importante che vi sia la massima partecipazione possibile, nel caso in cui questa, per alcuni motivi, venisse a mancare, la data verrà posticipata.
Chiediamo dunque a tutti e a tutte di avvisare in tal senso la propria sicura assenza.

A mercoledì.
Assemblea no-Gelmini

eventuali comunicazioni a:
aimar.andrea@hotmail.it

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