martedì 18 novembre 2008

IL FAGGIO sul periodico dei Collettivi di Torino: IRRIDUCIBILI!


L'ORIZZONTE DEGLI EVENTI
Opuscolo d'Informazione Ostinata dei Collettivi Universitari di Torino
18 Novembre 2008 - numero 3 - pagina 4

La protesta irriducibile al Campus di Grugliasco
Agraria e Veterinaria in occupazione da più di un mese


Grugliasco, 9 Novembre 2008.

Siamo gli studenti delle Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino e dal 7 Ottobre (sono 34 giorni ad oggi!) occupiamo il Campus di Grugliasco sotto forma di campeggio per protestare contro i provvedimenti della Legge 133/08 e difendere l’Università pubblica e la meritocrazia. Ci siamo inventati questa piccola città di circa 40 tende, per presidiare democraticamente la nostra Facoltà, il nostro territorio, e abitarlo come cittadini: siamo qui tutti i giorni, a turno, anche sabato e domenica. Dalle sei, quando terminano le lezioni ufficiali, qui si accende il fuoco, si tengono assemblee, seminari, si organizzano lezioni in piazza, si discute e poi si cucina per tutti e si fa anche festa, perché non si resiste senza un po' di allegria. Proprio perché stiamo difendendo l’Università pubblica, abbiamo deciso di mettere una sola bandiera al campeggio: la bandiera italiana, il nostro tricolore nazionale, in modo da evitare qualsiasi strumentalizzazione. La nostra mobilitazione ha riscosso grande partecipazione tra gli studenti e il totale appoggio da parte dei Presidi e dei docenti, in quanto noi non blocchiamo le lezioni (perché privarci proprio il diritto allo studio per cui vogliamo lottare? al mattino chi esce dalle tende va a lezione!). Stiamo documentando tutto quanto, tra comunicati, foto, giornali e video, perché pensiamo che questa esperienza sia da trasmettere anche alle future generazioni di studenti, in quanto ci stiamo battendo anche per il loro diritto allo studio e non solo per il nostro. Abbiamo anche preso contatto con alcune scuole superiori di Grugliasco e inoltre vogliamo incontrare gli operai della Bertone e dell’Abit, in modo da provare a costruire quella coscienza di rete che, sostituita alla coscienza di classe del secolo scorso, permetterà al movimento di durare a lungo termine e mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo al mondo dell’istruzione e rispondere adeguatamente (con la cultura!) all’attacco di chi vuole smantellare lo Stato. Gli attacchi che riceviamo in questi giorni ci scivolano addosso come la pioggia dei giorni scorsi: tutti sanno che il nostro è un movimento libero, accanitamente e irriducibilmente libero da qualsiasi ingerenza partitica, confessionale o d’interesse personale e resterà tale contro chiunque fosse di diverso avviso. Questo movimento non appartiene solo a noi universitari, ma a tutta la società civile, perché quella che stiamo combattendo è una grande, doverosa battaglia civile per difendere i diritti di tutti! La cultura è un bene comune, non una merce da pagare a caro prezzo. Lo vogliamo ribadire per chi ancora avesse dubbi: è finito il tempo delle analisi, non fare nulla significa essere complici di chi sta smantellando la pubblica istruzione, dobbiamo reagire tutti uniti!! Per noi studenti di Agraria e Medicina Veterinaria, questo si concretizza presidiando le nostre sedi e avviando un serio, approfondito e permanente dibattito sulla scuola e sull’istruzione con tutte le componenti chiamate in causa, affinché la scuola resti libera, pubblica e statale come sancito dalla Costituzione.

Fulvio Grandinetti

Rappresentante degli Studenti delle Facoltà di Agraria - Collettivo IL FAGGIO

www.ilfaggiounito.blogspot.com

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