martedì 18 novembre 2008

Senato Accademico allargato del 13 Novembre: il dibattito prosegue in Senato Studenti

Gent.mi,
prego voler prendere visione di questa mozione sui fatti accaduti nella Conferenza di Ateneo di ieri pomeriggio. Ci sembra che le dichiarazioni rilasciate costringano il Senato degli Studenti a prendere posizione su tali fatti.

Cordiali Saluti

A.B.


Torino, 14 novembre 2008

Oggetto: mozione del Senato Studenti in relazione alla Conferenza d'Ateneo del 13 novembre 2008.

Il 13 novembre 2008 si è tenuta la Conferenza d'Ateneo in cui sono intervenuti alcuni studenti, in relazione alla L. 133 e alle forme di protesta che si sono originate contro questo provvedimento normativo.
Uno studente, coordinatore dell'Assemblea No-Gelmini, ha chiesto di essere considerato l'unico interlocutore delle istituzioni accademiche per quel che riguarda i contenuti sull'Università della legge.

La neopresidente del Senato degli Studenti Alice Arena ha affermato che l'Organo dell'Ateneo rappresentativo della componente studentesca è quello eletto democraticamente con elezioni regolari: il Senato degli Studenti. Nessuno può auto-nominarsi rappresentante degli studenti.
In seguito è stata data lettura della mozione approvata in Senato Studenti, frutto di un confronto nel merito delle questioni, nella più ampia consapevolezza del ruolo dell'Organo.
Alice Arena ha dimostrato grande coraggio nell'affrontare la situazione senza farsi intimorire dalle minacce di una minoranza ed è stata l'unica a rappresentare veramente la componente studentesca.

Pertanto esprimiamo la più grande stima e unità nei confronti della Presidente Alice Arena e di tutti coloro che difendono la democrazia e le sue Istituzioni. Chiediamo al Senato Studenti di esprimersi attraverso un voto su questa mozione.

Alberto Biasco
Capogruppo di Obiettivo Studenti



15 Novembre 2008

Buongiorno Senato Studenti!

Rispondo un po' esaurientemente in quanto:
- ciò che è stato scritto mi vede chiamato in causa direttamente
- si sta facendo un po' di confusione.
Inizio dicendo una cosa che ripeto fin dall'inizio del nostro mandato: le questioni personali lasciamole fuori dalle istituzioni, che siamo stati eletti per rappresentare i nostri colleghi, non per fare i cazzi nostri.

Il 13 al Senato Accademico io c'ero: ho visto e ascoltato sia Davide Grasso (portavoce e non coordinatore! Poteva esserci Leonard di Unilibera o io del Faggio al suo posto) per l'Assemblea No Gelmini che Alice Arena per il Senato degli Studenti.
Non ho scorto contrapposizione tra i due interventi, anche perché erano intesi con finalità differenti da organizzazioni differenti: un movimento il primo, un'istituzione il secondo.
Davide Grasso ha esposto le richieste dell'Assemblea No Gelmini: tra le tante (ognuna frutto di settimane di discussione e mediazione tra le varie componenti) c'era anche quella che diceva "riconoscere come interlocutore esclusivo della mobilitazione della componente studentesca l'Assemblea No Gelmini".
Alice Arena ha letto la mozione del Senato Studenti spiegando perché non fosse stata votata all'unanimità ma solo a maggioranza.

Per me, le due cose non sono contrapposte e anzi si completano, e ne spiego il motivo dal mio punto di vista: io siedo in Senato Studenti, massimo organo di rappresentanza studentesca, faccio parte della No Gelmini attraverso il mio collettivo e concilio le due cose molto bene, perché vivo entrambi questi impegni (uno istituzionale, l'altro di culturale-politico) come due facce dello stesso mondo, ovvero la difesa dei diritti degli studenti e il coordinamento delle azioni di protesta/proposta da portare avanti contro i provvedimenti del governo che disintegrano l'Università pubblica e trasformano la cultura e il libero sapere da bene comune a merce.
Non sono il solo a comportarmi così, a vivere le cose in questo modo, proprio perché non è una questione mia personale quanto invece una necessità collettiva.
Il movimento farebbe un bel salto di qualità se anche noi senatori ci impegnassimo al suo interno attraverso i collettivi delle nostre singole Facoltà, abbiamo informazioni e abbiamo maturato abbastanza esperienza da essere utili, utilissimi a tutti gli studenti che in questi mesi stanno lottando, e penso che potremmo essere determinanti nel perseguimento degli obiettivi, oltre che nel contatto con le varie componenti degli organi collegiali.

Invito tutti i senatori degli studenti a prendere parte alla mobilitazione molto più attivamente rispetto a quanto fatto fino ad oggi: io continuerò a difendere il movimento e il Senato degli Studenti allo stesso modo, perché credo profondamente nel ruolo che entrambi hanno all'Università.

Movimento studentesco (del quale l'Assembla No Gelmini è solo uno strumento, non un fine!) e istituzione (Senato Studenti) non sono contrapposti, come tu Alberto vorresti che fosse portando al voto quella mozione, perché è questo l'unico intento che io vedo da parte tua e dei tuoi colleghi ciellini: muovere guerra al movimento attraverso il Senato Studenti (istituzione), facendo leva sulle questioni personali che legano alcuni esponenti del movimento ad alcuni senatori.
Per farti un altro esempio, Alberto: l'occupazione del Campus di Grugliasco è avvenuta fin dal primo giorno sventolando una sola bandiera, quella italiana, proprio per far capire che noi studenti non vogliamo essere strumentalizzati da alcun partito, ma siamo in sintonia con le istituzioni, ne siamo parte integrante, anche senza cariche istituzionali: noi siamo lo Stato, noi siamo l'Università, non chi viene votato e poi non fa un cazzo a parte prendersi i soldi e facendo impegolare il Senato Studenti in discussioni lunghissime senza senso e prive di interesse concreto nei confronti dei diritti degli studenti. Quindi fai anche attenzione a considerare questo aspetto: la partecipazione, la quale deriva dall'informazione.
Fino a che ci sarà un solo senatore degli studenti a ricordare questo, la frattura che tu ed altri vorreste creare tra rappresentanti e studenti non sarà mai definitiva, mai.
Anzi, noi dovremmo gradualmente diminuire la distanza tra noi rappresentanti e studenti in modo da essere davvero rappresentativi: oggi ne abbiam l'opportunità, andiamo a incontrarli, a sentire che cosa vogliono dirci!

E poi: se fossi stato io a leggere le richieste del movimento al Senato Accademico quella sera? Io sono stato eletto dagli studenti! Quale scusa avresti tirato fuori in questo caso? La mia infermità mentale? Il pericolo dell'estremismo verde di Agraria, l'allarme degli alberi che marciano sul Rettorato?
Le minacce e gli attacchi non sono stati fatti dal movimento ad Alice o dal movimento al Senato Studenti, ma da alcune persone (che in questo caso partecipano al movimento) ad Alice (e mi pare anche a qualcun altro).
Io non minaccio nessuno. Io faccio parte del movimento e non ho mai attaccato Alice per conto del movimento, non c'è bisogno di minacciare per far valere le proprie ragioni, bastano i fatti.
L'Assemblea No Gelmini tiene insieme tanti e tali componenti che tu e i tuoi colleghi non potete neppure immaginare quanta fatica si faccia a mantenerli tutti nella stessa direzione: se ci siamo riusciti fino ad oggi, significa che ci riusciremo ancora a lungo, nonostante questo tuo ridicolo modo di voler seminare veleno e fomentare tensione, inneggiando al coraggio di una persona che a maggio 2007 avresi voluto vedere sommersa di merda.

Alla tua mozione se ne affiancherà un'altra proposta dal sottoscritto, che terrà conto dei fatti e non delle rielaborazioni personali o collettive di questa o quella parte politica: sarà una mozione scritta dagli studenti per gli studenti, nella quale richiederò il massimo appoggio all'Assemblea No Gelmini, non per le persone che ne fanno parte, ma per i contenuti e le proposte che da questo movimento stanno uscendo. Come Senato Studenti abbiamo voluto ignorare gli studenti per oltre un mese su questa mobilitazione, adesso basta: adesso dobbiamo considerarli e dobbiamo anche dargli una mano, visto che si prospettano tempi duri e difficili, per tutti. Il Senato degli Studenti non può promuovere l'agitazione, ma può far sapere di essere d'accordo, di voler mantenere un dialogo, di aprire tavoli di confronto, di chiamare tutti i collettivi di facoltà per sapere che cazzo sta succedendo e perché e come e per quanto.
Le occupazioni dureranno a lungo, prima iniziamo a capire cosa sta succedendo, come Senato Studenti, e meglio è.

Invio questa discussione anche al Coordinamento UniTO e a tutti i collettivi: sono sempre più dell'idea che sia necessario far sapere che cosa succede in Senato Studenti, chi dice che cosa, chi fa che cosa, in modo da rendere più studenti possibili partecipi e consapevoli di chi porta la loro voce negli organi collegiali.

Ci vediamo in Senato Studenti, dato che non credo parteciperai alle assemblee studentesche dei prossimi giorni, forse perché lì non c'è alcun gettone di presenza da prendere, talmente ci tieni alla tua democrazia, evidentemente e necessariamente differente dalla democrazia che tutti noi, studenti, stiamo difendendo anche per te e per i tuoi figli, con questa mobilitazione.

E lascia perdere i convenevoli formali: non usare la parole "gentile" se non ne conosci il significato, i tuoi saluti non sono realmente "cordiali" e infine il tuo definirti "Capogruppo di Obiettivo Studenti" fa ben capire a tutti quanti che non ti consideri un rappresentante degli studenti, bensì un partecipante al giochetto del piccolo politico in carriera.

Buona o meno che sarà, Alberto, la tua sarà minoranza.

Fulvio
Rappresentante degli Studenti della Facoltà di Agraria
Collettivo di Agraria - IL FAGGIO
Assembla No Gelmini di Torino
Segretario del Senato degli Studenti
349/8880282

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