venerdì 26 dicembre 2008

Messaggio dai Collettivi di Scienze MFN!


24 Dicembre 2008, ore 16:34

Vorrei esprimere tutta la mia ammirazione per gli agrari e veterinari, 78 giorni di occupazione non sono una cosa da poco. Sono stati i primi ad iniziare e gli ultimi ad interrompere. Ci avete dato un grande esempio, siete stati i primi a fare qualcosa di attivo e ci avete dato l'esempio e la forza di prendere anche noi in mano le redini della nostra protesta.

Tre urrà per Agraria e Veterinaria
hip hip hip Urrà!
hip hip hip Urrà!!
hip hip hip Urrà!!!

Helios Marchelli,
Colletivo di Fisica
Colettivi di Scienze MFN

sabato 20 dicembre 2008

Festa del Collettivo: lunedì 22 Dicembre ore 20.00 Aula 5



L'Occupazione di Agraria terminerà il 23 Dicembre!

Festa del Collettivo Lunedì 22 Dicembre ore 20.00 Aula 5!

Come comunicato in Consiglio di Facoltà il 19 Dicembre, l'Occupazione di Agraria termienrà il 23 Dicembre, dopo ben 78 giorni di presidio permanente, diurno e notturno.

Siccome occorre almeno iniziare a parlare di come muoverci in futuro, a gennaio, penso sia giusto vederci lunedì 22 Dicembre sera, verso le 20.00, in Aula 5, per fare un po' di festa tra noi e vederci prima delle eventuali partenze.

L'iniziativa Agraria Porte Aperte , da realizzare in Gennaio 2009, richiederà molte energie, qualche gruppo di lavoro che dovrà funzionare bene, in particolare per le comunicazioni, e una buona dose di intraprendenza e creatività da parte di tutti.

Comunicato al Consiglio di Facoltà del 19/12



Comunicato degli Studenti in Occupazione a Grugliasco al Consiglio di Facoltà di Agraria del 19 Dicembre 2008

Noi studenti di Agraria abbiamo deciso, liberamente e senza pressione alcuna, di interrompere l’occupazione dell’edificio delle aule a partire dal giorno 23 Dicembre 2008. Tale scelta non indica affatto un abbandono da parte degli studenti della lotta portata avanti in questi due mesi. Semplicemente riteniamo conclusa la prima fase della mobilitazione contro la Legge 133/08 e contro l’attacco generalizzato all’istruzione pubblica.
La legge contro la quale ci siamo battuti in questi mesi, contro cui ci batteremo nei prossimi ed il generale impianto di demolizione della pubblica istruzione, della ricerca, della condivisione e trasmissione della cultura, sostanzialmente sono rimasti immutati. Non ci aspettavamo d’altronde nulla di diverso da questo o altro governo, quando abbiamo iniziato questo movimento di protesta eravamo consapevoli che sarebbe stata una lotta a lungo termine e tutta in salita.
La poca considerazione dataci dalle istituzioni nazionali (poiché, al contrario, alcune locali ci hanno dato il pieno e incondizionato appoggio) non ci ha demoralizzato, come nemmeno l’apparente inefficacia della nostra protesta. Moltissime persone sono scese in piazza al nostro fianco, un fronte di protesta compatto che va dai genitori alle maestre, dagli studenti delle scuole medie superiori ai precari della scuola, dagli studenti universitari a tutto il personale universitario. Non abbiamo ancora cambiato la legge, ma abbiamo già fatto molto, perché abbiamo risvegliato il sentimento di appartenenza collettivo, la necessità di agire collettivamente uniti di fronte ad un’avversità comune.
Abbiamo avuto il coraggio di alzare la testa e manifestare, in modo intelligente, creativo, non violento, tutto il nostro dissenso; abbiamo promosso assemblee, incontri, lezioni all’aperto, gruppi di studio, seminari di approfondimento, serate informative, ecc.; abbiamo partecipato e stiamo partecipando ai gruppi di lavoro del Cantiere dell’Onda, laboratorio di discussione attivato in seguito all’Assemblea di Roma La Sapienza del 15 e 16 Novembre 2008, che ha come obiettivo la formulazione di proposte per un’Università alternativa, e noi studenti di Agraria stiamo seguendo in particolare il gruppo sulla Sostenibilità Ambientale insieme a un gruppo di studenti di Ingegneria Energetica ed Ambientale del Politecnico.
Abbiamo ricevuto la solidarietà da parte di molte associazioni, molte organizzazioni, locali e nazionali: una per tutte, l’A.N.P.I., l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che comprende al suo interno persone che questa Repubblica l’hanno fondata, che la nostra Costituzione l’hanno scritta, e a cui noi ci inchiniamo per ciò che tutto questo è costato. Per questo combattiamo, a nostro modo, la battaglia comune in difesa della scuola pubblica: perché è anche una battaglia per la democrazia e per la libertà di ogni singolo cittadino a godere di quei diritti scritti, scritti col sangue, e troppo spesso disattesi o mai attuati (artt. 33 e 34 della Costituzione).
Il movimento studentesco si è aperto ponendosi anche al servizio di tutta la cittadinanza, volgendo le sue intenzioni più generalmente al miglioramento della realtà esistente, alla difesa del bene comune.
Ora che questa prima fase è conclusa, dobbiamo fare: riorganizzarci, ricompattare il fronte, ridiscutere le forme di protesta più adatte al contesto e al momento.
Dovremo organizzare nuovi momenti informativi per comunicare con tutti gli studenti universitari del nostro Campus, così come anche con le scuole del territorio di Grugliasco e della zona ovest. A questo proposito, comunichiamo che abbiamo contribuito a fondare il Coordinamento 22 Novembre, l’organizzazione territoriale con sede a Rivoli fondata in seguito alla morte di uno studente del liceo Darwin e che ha come obiettivo costituirsi come osservatorio sulla sicurezza nelle scuole. Sottolineiamo come anche questa iniziativa sia stata guidata da Libera Piemonte, con la quale noi studenti di Agraria abbiamo avviato nel corso degli anni un percorso di cittadinanza attiva e di impegno sociale e politico.
Noi abbiamo trascorso 74 giorni a informarci, formarci, discutere tra noi, e siamo cresciti, siamo cambiati, ma questo non basta: se vogliamo essere incisivi e vincere questa battaglia dobbiamo necessaria, mente uscire dalla Facoltà ovvero aprirla a chi sta fuori.
Abbiamo intenzione di dare avvio alla prima edizione di “Agraria Porte Aperte”: come già fatto da Fisica, Matematica, Geologia e Medicina, vogliamo aprire la Facoltà alla cittadinanza organizzando due settimane di incontri, seminari, proiezioni di filmati e documentari con dibattito, approfondimenti su determinati temi, quali la questione dei rifiuti, dell’energia, dell’alta velocità, dell’inceneritore del Gerbido, degli ogm, del riscaldamento climatico, della democrazia partecipata a livello locale, dell’informazione libera e indipendente, del futuro lavorativo del laureato di Agraria, per realizzare davvero quello che per noi studenti è l’Università, ovvero un centro di raccolta, incontro e diffusione della cultura tra tutte le persone. Affinché questo avvenga in modo efficace abbiamo bisogno dell’aiuto dei docenti, del vostro aiuto: chiediamo a quanti di voi vorranno aiutarci a contattarci, a esprimere consigli, dubbi, a essere presenti all’assemblea di Facoltà che organizzeremo a gennaio per informare gli studenti sulle modalità di prosecuzione della mobilitazione.
Il 23 Settembre abbiamo preso la parola in questa sede e abbiamo comunicato che avremmo occupato la Facoltà: dopo 74 giorni, comunichiamo la nostra intenzione di continuare
Quello che viene minacciato da queste leggi è una delle più grandi conquiste dell’umanità: la cultura, la conoscenza. Viene minacciato l’intero impianto di creazione, conservazione, aggiornamento e trasmissione della cultura e della conoscenza, fin dalle prime generazioni di studenti, ed è semplicemente giusto e naturale che ci sia levati a difesa di questo nostro inestimabile patrimonio comune, che per quanto ci riguarda non potrà e soprattutto non dovrà mai diventare appannaggio di fondazioni private.
La cultura è un bene comune, non una merce da pagare a caro prezzo. Spetta a noi tutti ribadire questo con forza e a continuare ad agire in difesa della pubblica istruzione.

Rappresentanti degli Studenti di Agraria – IL FAGGIO
Collettivo degli Studenti di Agraria – IL FAGGIO

Il Fantasma dell'Onda colpisce nella Zona Ovest!




giovedì 18 dicembre 2008

Comunicato del FAGGIO in seguito all'incendio dei copertoni in corteo il 12/12



Comunicato del Collettivo di Agraria - IL FAGGIO
all’Assemblea NO GELMINI del 15/12/08


“I pneumatici sono materiali polimerici (il 45% del loro peso è costituito da elastomeri) con una struttura relativamente complessa. L’elevata concentrazione di sostanza organica ridotta rende i pneumatici un substrato ossidabile nonché suscettibile di combustione. Il potere calorifero legato alla loro combustione è relativamente elevato (circa 8.500 kcal/kg), in pratica 1 kg di pneumatici sviluppa la stessa quantità di calore di circa 0,7 kg di olio combustibile. Per queste ragioni, esistono diversi studi mirati al loro utilizzo come combustibile e nel 1996 già 27 fornaci di cementerie del nord America utilizzavano pneumatici a tale scopo. Tuttavia la tossicità dei prodotti della loro combustione, hanno certamente contribuito ad una scarsa diffusione dei pneumatici come combustibile. Il problema delle emissioni di prodotti tossici e mutageni diventa ancora più drammatico nel caso delle combustioni incontrollate. Attraverso indagini di laboratorio, nei fumi della combustione dei pneumatici, sono stati isolati più di 100 prodotti organici tra cui idrocarburi leggeri (metano, acetilene, etilene,…), composti monoaromatici (benzene, toluene, xilene,…), idrocarburi policiclici aromatici (naftalene, pirene, fenantrene), composti parzialmente ossigenati (naftolo, dibenzofurano, diossine,…) ed altri composti eterociclici. Come se non bastasse la discreta presenza di zolfo (mediamente 1,5%) e di azoto (mediamente 0,4%) nei pneumatici è responsabile della produzione degli ossidi nocivi quali SOx (ossidi di zolfo) ed NOx (ossidi di azoto). Fumi così carichi di prodotti dannosi oltre che essere fortemente inquinanti per l'ambiente possono rappresentare fonte di rilevanti rischi sia acuti sia cronici per la salute dell’uomo. Mediamente gli effetti sono: irritazioni alla pelle, agli occhi e alle mucose; danni al sistema nervoso centrale ed al sistema respiratorio; cancro. L’EPA (Environmental Protection Agency) stima che le emissioni da combustione incontrollata di pneumatici siano 13.000 volte più mutagene delle emissioni della combustione del carbone. “

Lette queste informazioni sugli effetti della combustione di pneumatici, vorremmo chiamare tutti ad una riflessione su quale modo possa un’attività, così dannosa, che viene utilizzata solo da poche industrie tra le più incuranti dell'ambiente e dei diritti e della salute dei lavoratori, in una manifestazione, rappresentare l'immagine con cui ci presentiamo alla cittadinanza: la faccia di un movimento che rivendica diritti per tutti e un miglioramento dello status quo, come dovrebbe essere quello sceso in piazza venerdì 12 dicembre, e di cui noi siamo parte.
In coda a quello stesso corteo, venerdì, c'era un carretto attrezzato per fare la raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati durante il percorso, una prima iniziativa organizzata dal Gruppo di Sostenibilità Ambientale del Cantiere dell'Onda ispirandosi al movimento NO TAV, che già applica questo provvedimento, e molti altri scelti con coscienza ecologica e ambientalista, ma si potrebbe dire semplicemente con buonsenso.
È del tutto inutile, però, avere un esempio di buonsenso e agire critico in coda ad un corteo se la testa non ragiona. Come possiamo aggiungere ai temi di lavoro del Cantiere la Sostenibilità e poi agire in modo così palesemente insensibile a queste tematiche ?
Non invitiamo a parlare nelle nostre sedi occupate i movimenti contro le grandi opere, gli inceneritori, contro l'inquinamento provocato dalle grandi industrie, contro la privatizzazione dell'acqua, per lo sviluppo sostenibile o per la salute e sicurezza dei lavoratori, se poi la nostra coscienza si limita a fare conferenze e non si riflette nelle nostre azioni. Cerchiamo di essere più coerenti e coscienti d'ora in poi.
E che nessuno risponda di non esagerare, che è una cosa da poco “solo due copertoni bruciati”, o che “dai, non c'entra”: è stata un'azione anacronistica e senza nessuna utilità. La figura che ci facciamo con tutti quei movimenti che ci danno solidarietà (NO TAV, NO DAL MOLIN, Presidio San Pietro Rosà contro l'inquinamento ambientale ecc..) che hanno una coscienza ambientale evidentemente più matura della nostra, e da cui, però, dovremmo aver già imparato, è sicuramente pessima e senza scusanti.

Collettivo di Agraria - IL FAGGIO


RICHIESTA DI PARERE AL MOVIMENTO NO TAV E RELATIVA RISPOSTA DI ALCUNI ATTIVISTI STORICI DEL MOVIMENTO

Ciao!
Io sono abituato ad andare fino in fondo alle questioni che mi stanno a cuore, in particolare se alla citazione dei fatti e dei dati ricevo risposte insulse come slogan, accuse verso terzi e altre assurdità simili.
In seguito alla questione dei copertoni bruciati e del comunicato del FAGGIO all'ultima Assemblea NO GELMINI, nel quale si è detto che:
- "ci si riempie spesso troppo la bocca con la questione no tav",
- "si attaccano gli studenti medi e si attacca la libera scelta di questa o quella forma di visibilità",
- "si vuole spaccare il movimento",
comunico che ho inviato il documento del FAGGIO al movimento NO TAV e sottoposto la cosa ai Comitati.
I NO TAV mi hanno risposto.
Riceverò altre risposte nei prossimi giorni, nel senso che: basta chiedere.
Ecco alcune risposte (Alberto Perino, Doriana Tassotti e Ivana del Comitato di Almese) che dovrebbero chiarirci di più le idee.
Invito a ritagliare qualche minuto per leggerne i contenuti in modo completo.
Inoltre invito, per chi non l'avesse fatto, a prendere visione del filmato del Collettivo DAMS che cita questo fatto: http://www.youtube.com/watch?v=_pjvZHiTRGw&eurl=http://lj-toys.com/?journalid=16975987&moduleid=32&preview=&auth_token=sessionless:1229702400:embedcontent
Con questo non accuso nessuno e non polemizzo alcunchè, semplicemente approfondisco il discorso analizzando i fatti avvenuti e non le opinioni di qualcuno.
Grazie
Fulvio
Collettivo IL FAGGIO
74° giorno di Occupazione del Campus di Grugliasco




Ciao Fulvio, mi chiamo Ivana e faccio parte del Movimento NO TAV da qualche anno.
Rispondere alla tua e-mail senza "scrivere un libro" non è facile...

Innanzitutto concordo con quanto scritto da Doriana. Voglio anch'io sottolineare che il metodo di lotta assunto tanti anni fa dal Movimento è assolutamente non violento e molto, ma molto, civile; non contempla quindi nessun genere di danno né a proprietà private né a proprietà pubbliche. Il nostro metodo di lotta si fonda sull'informazione capillare, sul rinato senso di comunità (raggiunto con tante iniziative "aggreganti") e anche su iniziative più o meno fantasiose, spesso ironiche, ma mai conflittuali. Su questo metodo di lotta ed altri principi fondamentali che non sto ora ad elencarti, il Movimento ha raggiunto le dimensioni attuali.
I tentativi di inserirsi nel Movimento NO TAV con metodi di lotta che voglio definire "conflittuali" ci sono stati e continuano ad esserci, ma fino ad ora sono stati arginati con successo. Potrà sembrarti un pò brutale, ma il Movimento NO TAV è sì aperto a tutti, ma a tutti coloro che ne condividono i principi su cui è nato e cresciuto. Naturalmente, e questo capita soprattutto fuori dalla valle, ognuno è libero di opporsi al TAV con i metodi che reputa più opportuni, ma non ha né il consenso, né l'approvazione e ancor meno la solidarietà del nostro movimento. Dillo pure a chi brucia copertoni e ti dice che tu non conosci il Movimento NO TAV; digli che venga a una nostra riunione, assemblea o serata in valle e lo dica a noi che i NO TAV bruciano copertoni...
Per dirla in breve, il punto non è se è coerente bruciare copertoni quando alla fine del corteo c'è la raccolta differenziata; il punto è scegliere "come" opporsi al TAV o protestare o avanzare istanze. Personalmente credo che "fare danni" non serva a nulla, se non a fare incazzare chi i danni li subisce e a crearsi "un nemico a priori", oltre ad innescare l'inevitabile repressione.
La conflittualità non porta da nessuna parte: basta vedere il seguito che hanno certi gruppetti anacronistici (gruppetti a cui per altro non interessa realmente raggiungere un risultato o un obiettivo, ma solo arrivare allo scontro con la Polizia).

Detto questo, per il vostro movimento è un pò diverso sia perché è in quella fase di nascita in cui si stanno ancora definendo i principi fondanti, sia perché è esploso in modo massiccio in tutto il Paese; ciò che più vi penalizza è il boom mediatico che avete avuto prima che il movimento fosse solido. Quando il boom mediatico l'abbiamo avuto noi, il Movimento NO TAV era già consolidato da anni e siamo quindi riusciti ad arginarne i danni collaterali.
Credo che sia impossibile avere un movimento studentesco uniforme in tutto il Paese, però almeno la scelta di un metodo di lotta pacifico e civile potrebbe essere condivisa. Personalmente credo che sia una scelta fondamentale, se non altro per avere "dalla vostra" l'opinione pubblica che nei movimenti è sempre sottovalutata ma che è invece molto importante.
Penso che alla fine il Movimento Studentesco sarà più che altro un insieme di Movimenti Studenteschi territoriali, ognuno con la propria identità, ma che potrebbero almeno condividere il metodo di lotta.

Naturalmente io credo che portare l'esempio del Movimento NO TAV (della Valle di Susa) sia un'ottima idea: è sicuramente un modello vincente, è sicuramente un modello che può creare "qualcosa" di radicato e duraturo. Voglio però essere sincera: non è un modello "facile" ed implica una certa dose di impegno, perché enunciare dei principi è facile, altra cosa è rimanerne fedeli e vigilare e respingere tutti gli attacchi esterni... Adesso sembra che ti voglia scoraggiare, ma non è così; io sono sempre realista, proprio per evitare scoramenti alla prima difficoltà non prevista.
Il ricatto della spaccatura poi è un classico !! E' il solito metodo delle sparute minoranze per cercare di far prevalere la loro linea...
Che dire, la cosa migliore è che il tuo collettivo inviti qualcuno del Movimento NO TAV a fare una chiacchierata (chiedi consiglio a Doriana).
Ancora una cosa. Io ho fatto riferimento fin qui al modello o metodo del ns movimento, non ai contenuti. L'opportunità che il Movimento Studentesco abbia un'impronta ecologista necessita di tutta una serie di valutazioni complesse non facilmente affrontabili via e-mail; se però ti può far piacere, possiamo ancora scriverci ed affrontare l'argomento.

Scusa se mi sono dilungata un pò, ma tu in poche righe hai messo sul tavolo così tante problematiche !!
Spero di esserti stata utile.
Ciao. Ivana - Almese



Caro Fulvio,
ho letto con attenzione il vostro comunicato e non posso che essere d'accordo con voi.
Il 12 dicembre, pur facendo sciopero , non ho pouto venire a Torino per partecipare al corteo e , sinceramente , mi spiace che si sia verificata una cosa del genere. Cosa che, come dici tu, non é assolutamente consona alle scelte del Movimento No Tav.
Ti racconto però un aneddoto: sabato 6 dicembre , durante la manifestazione No Tav a Susa ( dove c'erano migliaia di persone ) qualche cretino ha pensato bene di imbrattare con vernice spray nera il monumento dedicato agli avieri.
Personalmente sono contraria a tutte le guerre e non credo in nessun tipo di eroismo ma mi sento in dovere di rispettare una lapide che, comunque, ricorda gente che ha perso la vita ( forse anche in una guerra a cui non credeva ). Anche noi ci eravamo organizzati con spazzini e bidoni a fine corteo ma questi nulla avrebbero potuto contro le scritte ingiuriose fatte con la vernice. Allora due dei nostri si sono autotassati , andando a comprare di corsa solvente e spazzole di ferro ed eliminando con un grande "lavoro di squadra" tutte le scritte.
Come vedi, la madre dei cretini é sempre incinta.
E a chiunque ti dica che "bruciare due pneumatici é solo una cazzata", digli pure che chi é veramente No Tav o No Dal Molin o No Inceneritore ( insomma, chi é per un futuro vivibile ) non potrebbe mai fare una cosa del genere. Diffidalo dal chiamarsi No Tav!
Questo, comunque, é il mio parere personale. Se vuoi posso diffondere la tua mail a tutti i Comitati perché possano esprimere il loro parere.
Fammi sapere.
Un saluto No Tav
Doriana




Ok, provo a dartelo. Ricorda però che è solo un MIO parere personale. Io rappresento solo me stesso.

Incendiare copertoni ad un corteo sindacale mi sembra una grandissima stupidaggine (anche da un punto di vista ambientale ma non solo) come scrivere con lo spray sui muri o imbrattare e "murare" le banche (o le chiese o i negozi).

Una manifestazione come quella del 12 dicembre doveva avere, tra l'altro, lo scopo di comunicare simpatia per le proprie idee alla gente comune. Non era "la rivoluzione". Non si costruivano "le barricate". Si era "minoranza" che cercava di attirare la maggioranza della gente sulle proprie posizioni. Certi gesti vanno nel segno opposto. Raggiungono un risultato diametralmente opposto. A Chambery, quando abbiamo manifestato in cinque o sei mila persone pulendo le strade al fondo della manifestazione, abbiamo anche distribuito ai passanti fette di panettone oltre ai volantini. Non li avremo convinti al NO TAV ma abbiamo insinuato dubbi e raccolto simpatia. Se avessimo incendiato copertoni in mezzo alla strada non avremmo ottenuto né l'uno né l'altra.

Ma non faccio il purista. Il 6 e il 7 dicembre del 2005 dopo lo sgombero violento dei presidi da parte della polizia a Venaus e l'occupazione militare dei siti dei cantieri, quando siamo saliti sull'autostrada e l'abbiamo bloccata per due giorni abbiamo anche incendiato dei copertoni. In quel momento era una necessità impellente. Così come abbiamo dovuto abbattere alberi per bloccare le strade statali. Ma sono casi particolari. Non si può generalizzare.

Nel movimento NO TAV, come nel NO DALMOLIN e in tutti gli altri movimenti, ci sono persone con sensibilità diverse, storie diverse, idee diverse (tante teste, tante idee: e sono un plusvalore rispetto al pensiero unico), non è detto che quello che va bene a me vada bene a tutti. Io cerco di portare avanti le mie idee, le mie forme di lotta, le mie convinzioni etiche e morali (oltre che ambientali) cercando di far crescere la sensibilità di tutti. Ma il mio pensiero non è "il pensiero unico". Lavoro giorno dopo giorno per crescere e per far crescere. Personalmente ho già visto dei risultati che non avrei mai immaginato. Sono contento , ma non mi basta e continuo a lavorare.

In ogni caso condivido il vostro comunicato e lo trovo corretto.
Le cose alle volte è importante anche solo "dirle con forza". Non si può migliorare gli altri se non si comincia da noi stessi. E poi, ricorda: noi non abbiamo alcun potere sul risultato finale della nostra lotta, abbiamo il potere di utilizzare forme di lotta coerenti con il fine che dichiariamo di perseguire.

Ciao, Alberto

TorinOnda 3° puntata - Collettivo DAMS

Video dello Sciopero Generale del 12 Dicembre 2008

APPELLO DA ATENE

GREEK
Την Παρασκευή 12/12 στη γενική συνέλευση του κατειλημμένου Πολυτεχνείου αποφασίστηκε να γίνει, για το Σαββατο 20 Δεκεμβρη 2008, κάλεσμα μιας κοινής ημέρας πανευρωπαικών και παγκόσμιων εκδηλώσεων αντίστασης αφιερωμένων στη μνήμη όλων των νεολαίων, των μεταναστών και των αγωνιστών που δολοφονήθηκαν απο τους λακέδες του κράτους. Τον Κάρλο Τζουλιάνι και τους νεολαίους στα γαλλικά προάστια, τον Αλέξη Γρηγορόπουλο και αναρίθμητους άλλους σε κάθε γωνιά της γης. Οι ζωές μας δεν ανήκουν στα κράτη και τους φονιάδες τους! Η μνήμη των δολοφονημένων αδελφών, φίλων και σύντροφων μας είναι ζωντανή μέσα στους αγώνες μας! Δεν ξεχνάμε τα αδελφια μας, δεν συγχωρούμε τους δολοφόνους τους. Μεταφράστε και μεταδώστε παντού αυτο το μηνυμα για μια κοινή ημέρα συντονισμένων δράσεων και κινήσεων αντίστασης σε όσο το δυνατόν περισσότερες πόλεις του κόσμου.


ITALIANO
Venerdi 12\12 l' assemblea generale della scuola del Politecnico di Atene occupata, ha deciso di lanciare un appello per realizzare una giornata di manifestazioni in tutta l' Europa e il mondo, il giorno Sabato 20-12 -2008: una giornata internazionale in memoria di tutti i giovani e gli emigrati assassinati e in memoria di tutti coloro che lottano contro i lacche dello stato,Carlo Giuliani,e i giovani dei sobborghi in Francia ,Alexandros Grigoropoulos e numerosi altri in ogni angolo della terra. Le nostre vite non appartengono agli stati ne ai loro assassini! La memoria delle nostre sorelle e fratelli, amici e compagni vive nelle nostre lotte.
Per favore traducete e diffondete questo messaggio il più velocemente possibile per il coordinamento di una comune giornata di azioni di resistenza in più parti del mondo.


ENGLISH
Friday 12/12, the assembly of the occupied Athens Polytechnic decided to make a callout for European and global-wide actions of resistance in the memory of all assassinated youth, migrants and all those who were struggling against the lackeys of the state, Carlo Juliani; the French suburb youths; Alexandros Grigoropoulos and the countless others, all around the world, a day of international action against state murders, Saturday 20.12.2008. Our lives do not belong to the states and their assassins! The memory of the assassinated brothers and sisters, friends and comrades stays alive through our struggles! We do not forget our brothers and sisters, we do not forgive their murderers. Please translate and spread around this message for a common day of coordinated actions of resistance in as many places around the world as possible.


ESPANOL
El viernes 12/12, la convencion general de la Escuela Politecnica que sigue ocupada, ha decidido que se haga una llamada para el Sabado 20 Diciembre de 2008, como un dia comun de manifestaciones por toda la Europa y el mundo, dedicada en la memoria de todos los jovenes, los imigrantes y todos los que luchan y que fueron asesinados por los servantes del estado. Para Carlo Giuliani, y los jovenes en los suburbios de Francia, para Alexis Grigoropulos y numerosos otros en cada luego en esa tierra.!Nuestras vidas no apartienen en los estados y sus asesinos! !La memoria de nuestros hermanos, amigos y companeros asesinados vive en nuestra lucha! Por favor, readucir y enterar ese mensaje para un dia de accion ordenada y movimientos de resistencia en todas las ciudades para el mundo que se puede.


FRANCAIS
Vendredi 12/12, l'assemblee generale de l'ecole Polythecnique occupee d'Athenes a decide de faire un appel pour des actions de resistance au niveau Europeen et global en memoire de tous les assassines, jeunes, migrants et tous ceux qui luttent contre les sbires de l'etat, Carlo Juliani, les jeunes des banlieues en France, Alexandros Grigoropoulos et tous les autres, partout dans le monde, le Samedi 20 Decembre 2008. Nos vies n'appartiennent pas aux etats ni a leurs assassins ! La memoire des freres et s?urs, amis et camarades assassines reste vivante par le biais de nos luttes ! Nous n'oublions pas nos freres et s?urs, nous ne pardonnons pas leurs tueurs. S'il vous plait traduisez et diffusez ce message autour de vous pour une journee d'actions de resistance coordonnees dans le plus grand nombre d'endroits possible, autour du monde.

martedì 16 dicembre 2008

"Pranzo dell'Arrivederci a Gennaio" del 17 Dicembre 2008

Siete tutti invitati al "Pranzo dell'Arrivederci a Gennaio" che si terrà il 17 Dicembre alle ore 13.00 nell'atrio del piano terra dell'edificio aule.
Venite tutti a vedere il mitio leggendario, mai estinto: Abies ocupationis!!!

Colletivo IL FAGGIO
Nuova.Mente Veterinaria

domenica 14 dicembre 2008

Programma mobilitazione di Agraria 15-22 dicembre 2008

Ecco il programma della mobilitazione che seguiremo noi di Agraria nei prossimi giorni fino all'inizio delle feste (potrebbero esserci variazioni):

LUNEDI' 15 DICEMBRE 2008

ore 13.00: Collettivo operativo per organizzare il pranzo del 17/12

ore 20.30, Palazzina Einaudi Occupata: ASSEMBLEA NO GELMINI con questo odg: modalità di mobilitazione durante le feste, come procedere dopo le feste, cantiere dell'onda di gennaio,


MARTEDI' 16 DICEMBRE 2008

ore 21.00: preparativi del pranzo del 17/12, un po' a casa di Elisa e un po' in Facoltà.

ore 19.00, Politecnico Occupato: ASSEMBLEA NO TREMONTI, ultima prima di Natale. Si discuterà dell’organizzazione dell’occupazione nei prossimi mesi, sulle prospettive dell’Onda, faremo un punto su come stanno andando avanti il lavoro dei gruppi di lavoro e sulla futura uscita di Amente.

ore 21.00, Palazzina Einaudi Occupata: incontro sulla Privatizzazione dell'Acqua.


MERCOLEDI' 17 DICEMBRE 2008

ore 12.30, edificio aule atrio del piano terra: Pranzo di Occupazione (seguiranno dettagli e logistiche più precise).

ore 20.00, Palazzina Einaudi Occupata: Cena sociale organizzata dal Collettivo Bonobo, Collettivo Il Faggio e Collettivi di Scienze MFN; chiusura occupazione dell'Einaudi

Chi partecipa alla cena sociale pernotta alla Palazzina Einaudi Occupata.


GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2008

ore 18.30, Aula 1M Politecnico Occupato (entrata via Boggio 71/A): Gruppo Sostenibilità Ambientale del Cantiere dell'Onda

ore 20.00, Fisica Occupata (via Pitero Giuria, 3 Torino): Riunione del CUI - Coordinamento UniTO Interfacoltà

Chi partecipa al Coordinamento pernotta a Fisica Occupata

ore 21.00, Agraria Occupata: festa dell'ultimo esame (chiedere a Teo, Gila, Edo, Peti, Pavia senior, ecc.)


VENERDI' 19 DICEMBRE 2008

ore 15.00: Consiglio di Facoltà di Agraria in Aula C. Leggeremo un comunicato del Collettivo in cui faremo presente lo stato attuale dell'occupazione ed esprimeremo vicinanza anche agli studenti greci.

Politecnico Occupato
- ore 18:30 intervento teatrale del Dams "Teatrino No-Gelmini"
- ore 19:00 Teatro Manifestanti "Colombia..."
- ore 20:30 aperitivo
- ore 21:00 dal Teatro Regio di Torino l’Orchestra ArchiTanghi - “Oceano Tango : Dal Mediterraneo alle Americhe. L’eredità culturale di un variegato e multi-etnico popolo di emigranti. Un viaggio attraverso l’Atlantico… alla ricerca di un sogno…”
- ore 22:30 Grigliata in aula 1M occupata accompagnata da jam session!!!

Chi partecipa alla serata al Politecnico pernotta in Aula 1M al Politecnico Occupato.

ore 20.30, Fisica Occupata: Grande Festa di Scienze MFN di Fine Occupazione.

Chi partecipa alla Festa di Scienze pernotta a Fisica Occupata.


SABATO 20 DICEMBRE 2008

Tutto il giorno Aula 5 aperta e disponibile per chi deve studiare.


DOMENICA 21 DICEMBRE 2008

Tutto il giorno Aula 5 aperta e disponibile per chi deve studiare.


LUNEDI' 22 DICEMBRE 2008

ore 16.00 Consiglio di Corso di Laurea Forestale in Aula Selvicoltura.

ore 21.00, Agraria Occupata: Assemblea di Occupazione (odg ancora da definire) e a seguire Festa dei 77 Giorni.


MARTEDI' 23 DICEMBRE 2008

ore 9.00 - 11.00: pulizie generali e smobilitazione.


IL 7 GENNAIO 2009 SI TORNA A PRESIDIARE LA FACOLTA'! NOI LA CRISI LA STUDIAMO E POI LA RISOLVIAMO!

Riunione operativa 15/12 ore 13.00

Per domani 15\12 alle ore 13.00 presso le associazioni del primo piano (fronte aula C e D) è convocata una riunione operativa del Collettivo Il Faggio con il seguente odg:

1. Comunicazioni;
2. Divisione dei compiti per il pranzo del 17 Dicembre (cucina, tavoli, bombola, spesa che manca, albero, addobbi, striscioni, comunicazione all'esterno, ecc.);
3. Comunicato di dissenso sulla pratica inquinante e insensata di bruciare copertoni in corteo (incoerenza con la scelta di promuovere anche un gruppo sulla Sostenibilità Ambientale);
4. Varie ed eventuali
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Cantiere dell'Onda: Gruppo Sostenibilità Ambientale - 1°Report

Invio il report della prima riunione del Gruppo Sostenibilità Ambientale del Cantiere dell'Onda, tenuta il 10/12 dalle 17.00 alle 19.00 nell'auletta armadietti (quella a fianco al gabbiotto) della Palazzina Einaudi Occupata, auletta rinominata "Climatic Change" per restare in tema.


Report 1° incontro Gruppo Sostenibilità Ambientale
10 Dicembre 2008 - Palazzina Einaudi Occupata

Partecipanti:
Michele - Scienze MFN
Fulvio - Agraria
Elisa - Agraria
Marco - Agraria Biotec
Eleonora - Scipol
Ilda - Sipol
Alberto - Giurisprudenza
Velio - Ingegneria Ambientale
Chiara - Architettura
Michela - Ingegneria Energetica

(Hanno aderito altri 10 studenti che erano impossibilitati a partecipare)

Breve resoconto dei passaggi storici della sostenibilità ambientale e degli incontri internazionali di maggior rilievo
1968 Club di Roma - Aurelio Peccei
1972 Conferenza di Stoccolma
1987 Rapporto "Our Common Future"
1992 Vertice di Rio De Janeiro - Agenda 21
1997 Protocollo di Kyoto
2001 Documento dei 110 premi nobel
2007 Rapporto IPCC sul riscaldamento globale

Breve resoconto di quanto fatto all'Università:
2003-2004 Gruppo informale LARA 21
2005 Prima Commissione Sostenibilità Ambientale del Senato Studenti
2007 Seconda Commissione Sostenibilità Ambientale del Senato Studenti
2008 Proposta di creare un organo accademico ad hoc che si occupi di sostenibilità ambientale a livello universitario, con autonomia decisionale e finanziaria: attualmente questo punto è paralizzato a livello istituzionale per ripetute emergenze sopraggiunte di continuo in merito alla Legge 133.

Dal confronto avvenuto emerge chiaramente che:
- lo stato di salute del nostro ambiente richiede sia un impegno e una responsabilità individuali e sia un'organizzazione collettiva in quanto i problemi da affrontare riguardano l'intera collettività e siamo noi i primi a subirne le conseguenze
- la questione dei cambiamenti climatici, del riscaldamento globale, dei limiti dello sviluppo e della limitatezza delle risorse naturali è strettamente connessa con gli scenari di guerra degli ultimi decenni
- l'informazione in merito ai temi della sostenibilità, sia a livello universitario che cittadino, è scarsa, frammentata, incompleta se non addirittura falsata per interessi dei governi di questo o quel colore politico
- l'Università non tratta sufficientemente, per qualità e quantità, le tematiche ambientali e non coinvolge la popolazione universitaria al fine di diffondere e promuovere una corretta cultura ambientale
- le tematiche ambientali sono spesso trattate in modo nozionistico e poco organico rispetto alle altre discipline, anche nei corsi a valenza prevalentemente ambientale
- noi studenti universitari abbiamo bisogno di approfondire questa tematica congiuntamente alle altre trattate negli altri gruppi del Cantiere, in quanto la sostenibilità dovrebbe essere non una disciplina a sè ma parte integrante di tutte le discipline e di tutti i settori della società
- l'Università deve assumere un ruolo attivo e propositivo verso l'intera cittadinanza in quanto luogo di studio, ricerca e diffusione della cultura e dovrebbe creare gruppi di studio appositi per studiare la crisi energetica attuale per trovare soluzioni che vedano la società umana al pari dell'ecosistema in cui questa è inserita

Dal gruppo di lavoro del Politecnico, già attivo, è stato fatto un elenco dei possibili ambiti di intervento e approfondimento:
- analisi interna sui flussi energetici degli edifici e dei locali universitari
- prontuario ambientale interno all'Assemblea: rifiuti, corrette pratiche, sprechi, ecc.
- carta dei volantini: uso razionale, fronte e retro, ecc.
- educazione civile e partecipazione
- conoscenza delle leggi e delle regole per potervi incidere in modo efficace
Tutte le questioni trattate dal gruppo del Politecnico sono inserite nel documento allegato.

IL GRUPPO DI LAVORO E' INTERATENEO
Il Gruppo sulla Sostenibilità Ambientale del cantiere decide di lavorare senza disperdere energie preziose: pertanto si andrà avanti come gruppo unico interateneo insieme al gruppo del Politecnico perchè:
- occorrono le conoscenze di più settori, una più corretta e completa informazione che si traduce in formazione permanente dei partecipanti
- si pone come base per future iniziative unitarie tra l'Assemblea NO GELMINI e l'Assemblea NO TREMONTI
- pone la questione ambientale a livello cittadino e non più legato a un solo Ateneo

IDEE E PROPOSTE a breve termine e permanenti
1. Istituire una ciclofficina al Politecnico (operativa da gennaio-febbraio)
2. Attiavre un servizio pulizia in corteo
3. Pomuovere attivamente lo sciopero dei consumi x regali di natale: solo generi alimentari
4. Effettuare la raccolta differenziata nelle sedi occupate
5. Accumulare lattine di alluminio in grandi quantità invece di buttarle per poi rivenderlo e ricavarci qualcosa (per contribuire a salvare dall'estinzione il bonobo Polacchi)
6. Promuovere la sostenibilità anche nel momento della spesa e della scelta dei generi alimentari da conusmare durante le occupazioni e gli eventi
7. Promuovere il consumo dell'acqua dei torelli anzichè l'acquisto di acqua dai market e dalle macchinette
8. Promuovere informazione sui GAS (Gruppi di Acquisto Solidale)
9. Promuovere, in ogni ambito della mobilitazione, la consapevolezza dell'impatto ambientale che le nostre azioni comportano

IDEE E PROPOSTE a lungo termine
1. Mercatino dell'usato
2. Incontro con Energy Manager e Mobility Manager
3. Creare momenti di informazione e formazione sui temi ambientali ed energetici per sensibilizzare tutti i partecipanti al movimento
4. Cineforum e incontri tematici
5. Iniziative congiunte tra NO GELMINI e NO TREMONTI
6. Influire sulla scelta delle mense universitarie sulla sostituzione dei piatti/posate di plastica con piatti di ceramica/metallo

PROPOSTA DI INIZIATIVA SIMBOLICA DI UNITA' D'AZIONE
In merito a quest'ultimo punto il Gruppo Sostenibilità propone alle Assemblee NO GELMINI e NO TEMONTI un'iniziativa congiunta sia di carattere ambientale e sia di carattere politico, di seguito la proposta anche nell'ottica di quanto sta accadendo ad Atene:
- il 14 novembre 1973 gli studenti del Politecnico di Atene occupano la loro sede e attivano una radio indipendente per diffodnere le istanze del movimento fuori dall'Università
- il 17 Novembre, tre giorni dopo, l'esercito entra nel Politecnico con i carri armati e travolge il cancello principale sul quale erano arrampicati gli studenti per impedire l'accesso ai militari
- tra gli studenti nessuna vittima ma molti feriti e qualcuno anche grave è rimasto invalido
- oggi al Politecnico di Atene quel cancello è un monumento nazionale che non tocca terra in quanto è stato lasciato lo spazio di un'aiuola proprio sotto di esso, dove creascono fiori a futura memoria di tutti gli studenti
- grazie alla visita di una studentessa di Scipol ad Atene due settimane fa, abbiamo reperito un po' di quella terra che arriva direttamente dal Politecnico di Atene, da quel monumento
- si propone di creare un momento unitario tra NO GELMINI, NO TREMONTI, studenti greci in Italia, studenti medi, ecc. per piantare una pianta con quella stessa terra in una delle sedi del Politecnico di Torino ----> a gennaio


Fulvio
Referente del Gruppo Sostenibilità Ambientale del Cantiere dell'Onda

sabato 13 dicembre 2008

IL FAGGIO su FACEBOOK!


Da oggi Sabato 13 Dicembre 2008, per maggiore visibilità e per stringere ancora più contatti tra noi studenti, abbiamo creato il gruppo del Collettivo IL FAGGIO su Facebook: da oggi noi studenti di Agraria di Torino esistiamo anche nella comunità virtuale più visitata del mondo!
L'invito a iscriversi è rivolto a tutti gli studenti, ecco il gruppo:

http://www.facebook.com/group.php?gid=39133763285

Buono studio e buon lavoro!

I Rappresentanti degli Studenti di Agraria - IL FAGGIO

Quanti immatricolati ad Agraria per il 2008/2009?

I dati aggiornati al 23 Ottobre sono questi:

TRIENNALE: totale 309 matricole + 18 interfacoltà

Settore Agroalimentare: totale 144
Tecnologie Alimentari per la Ristorazione 57
Tecnologie Agroalimentari 36
Viticoltura ed Enologia 51

Settore Forestale: totale 76
Scienze Forestali e Ambientali 57
Difesa del Suolo 19
se perdiamo è sempre colpa dei power ranger, è evidente...

Settore Agrario: totale 89
Produzioni Animali 18
Scienze e Tecnologie Agrarie 35
Produzioni Vegetali 36

Interfacoltà/Interateneo: totale 18
Scienza e Cultura delle Alpi: 18

giovedì 11 dicembre 2008

La Ministra MaryStar Gelmini su Youtube

Presentazione


Primo comunicato video


Ricordo che il controllo delle telecomunicazioni e dei mezzi di informazione di massa, previsto nel Piano di Rinascita Democratica della loggia massonica deviata P2, fa parte di un disegno politico che ha come obiettivo il totale svuotamento della democrazia nella nostra Repubblica, a cominciare dal settore dell'istruzione.
Ancora qualche tempo e ci diranno che andrà bene un maestro unico per tutte le scuole d'Italia, perchè i bambini guarderanno youtube a scuola... e MaryStar sarà più applaudita che mai nel suo ruolo di Ministro Unico.

mercoledì 10 dicembre 2008

Torinonda - il tg del Collettivo DAMS sull'Onda Anomala di Torino

Torinonda 1° video


Torinonda 2° video

Comunicato per gli studenti greci: Alexander vive!

COMUNICATO DI SOLIDARIETA' CON IL MOVIMENTO DEGLI STUDENTI GRECI
ALEXANDER VIVE!

Sabato 6 dicembre Alexander Andreas Grigoropoulos, quindicenne greco,
è stato assassinato dai corpi speciali greci Blue Suit durante una
manifestazione studentesca, una manifestazione contro i processi di
riforma che in Grecia, come in Italia e resto d'Europa, stanno
dismettendo l'università e la ricerca pubbliche. Si trattava di una
manifestazione all'interno del quartiere Exarchia, quartiere
studentesco di Atene. Come Assemblea no Gelmini di Torino esprimiamo
la nostra solidarietà al movimento studentesco greco che in questi
giorni sta rispondendo all'arbitraria violenza poliziesca attaccando i
simboli del potere politico e della crisi economica globale. Per
questo motivo abbiamo accolto l'appello degli studenti greci che
studiano a Torino e partecipiamo al presidio da loro indetto per
questa mattina davanti al consolato greco. Con la forza delle nostre
ragioni, esprimiamo la nostra vicinanza morale e politica agli
studenti greci. Ci riconosciamo nelle parole d'ordine con le quali il
movimento greco sta scendendo in piazza e condividiamo la rabbia che
la morte di Alexander ha inevitabilmente provocato. Per questi
motivi, una delegazione dell'Assemblea no Gelmini si sta organizzando
per partecipare sabato 13 Dicembre alla manifestazione nazionale
indetta dagli studenti universitari e medi che si terrà ad Atene.
Stop police brutality, Alexander vive!

Torino, 10 dicembre 2008
Assemblea no Gelmini


COMUNICATO

COMUNICATO ASSEMBLEA NO GELMINI 9/12/08
L'assemblea no Gelmini tenutasi questa sera ha ritenuto necessario e
doveroso per prima cosa parlare della morte dello studente
quindicenne Alexander Andreas Grigoropoulos e ha voluto esprimere la
sua più totale solidarietà agli studenti e al movimento greco che
manifestano contro il processo che smantella l'università e la ricerca
pubblica e che si oppone alla socializzazione dei costi della crisi
globale. Per questo motivo accogliamo l'invito degli studenti greci a
Torino che domani mattina (ritrovo ore 11 davanti al Politecnico) si
recheranno al Consolato Greco per condannare la violenza poliziesca.
Inoltre una delegazione dell'Assemblea no Gelmini si recherà in Grecia
per partecipare al corteo nazionale indetto per sabato dagli studenti
medi e universitari in mobilitazione con la volontà di esprimere tutta
la nostra vicinanza alla lotta che in Grecia, come in Italia, si sta
portando avanti.

L'assemblea ha poi discusso i contenuti dello sciopero generale del 12
dicembre, rilanciando l'assemblea cittadina di domani sera, mercoledì
10 dicembre a Palazzo Nuovo, durante la quale tutti i soggetti
cittadini attivi nella mobilitazione contro la dequalificazione della
scuola e dell'Università pubbliche si confronteranno con i lavoratori,
i precari e I migranti per ribadire ancora una volta che non
intendiamo pagare questa crisi ma, anzi, farla pagare a chi l'ha
creata. L'Assemblea ha inoltre deciso di proseguire il percorso del
corteo oltre Piazza Castello e di convergere, insieme allo spezzone
sociale, davanti alla sede dell'Unione Industriale. È nostro
desiderio legare sempre più saldamente il mondo della scuola e della
ricerca al mondo del lavoro. Pertanto nell'assemblea di domani
proporremo la creazione di una Rete di Resistenza alla Crisi nella
quale tutti I soggetti coinvolti da essa possano costruire un
percorso comune di mobilitazione e di sostegno reciproco.

Inoltre, l'11 Dicembre, alle ore 17, l'Assemblea no Gelmini sarà
presente nella sala del Rettorato dove è prevista la seduta del Senato
Studenti per fare presente, ancora una volta, che il movimento in
nessun caso può essere da loro rappresentato. In quella stessa sede,
tutti gli studenti e le studentesse, insieme a ricercatori, dottorandi
e docenti, si confronteranno nel Cantiere dell'Onda, dove verranno
riportati i primi risultati del lavoro svolto dai quattro Workshop che
lo compongono.

La prossima Assemebla no Gelmini si terrà lunedì 15 dicembre presso la
Palazzina Einaudi alle ore 20,30 per rilanciare le prossime scadenze.

Prossimi appuntamenti:
● Mercoledì 10 dicembre : ASSEMBLEA CITTADINA in vista dello sciopero
generale ore 20.30, a seguire serata musicale di autofinanziamento per
i lavoratori COMDATA .
● Giovedì 11 dicembre : CANTIERE dell'ONDA ore
17 presso il Rettorato in concomitanza con la seduta del Senato
Studenti.
● Venerdì 12 dicembre : SCIOPERO GENERALE, appuntamento ore 9.00 a
Palazzo Nuovo.
● Lunedì 15 dicembre : ASSEMBLEA NO GELMINI ore 20.30 Palazzina
Einaudi.

Assemblea no Gelmini- Onda Anomala Torino

SCIOPERO GENERALE DEI CONSUMI DI NATALE

UNIVERSITARI
LAVORATORI DELLA SCUOLA

PROCLAMIAMO LO

SCIOPERO GENERALE DEI CONSUMI DIC 2008
SCIOPERO GENERALE DEI CONSUMI DI NATALE


COMPERIAMO SOLO COSE ESSENZIALI

COMPERIAMO SOLO COSE ALIMENTARI

REGALIAMO SOLO COSE ALIMENTARI

SCIOPERIAMO COMPATTI

CHIEDIAMO SUBITO :
- IL RITIRO IMMEDIATO DEI TAGLI ALLA SCUOLA E ALL’UNIVERSITA’

- IL TAGLIO DEI GUADAGNI DI POLITICI MINISTRI, DIRIGENTI, TOP MANAGER CHE SONO I PIU’ PAGATI D’EUROPA

- LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO

lunedì 8 dicembre 2008

ASSEMBLEA DI OCCUPAZIONE

MARTEDI' 9-12-'08
ORE 16.00
FRONTE ASA/AUSF
ASSEMBLEA DI OCCUPAZIONE
MOLTO IMPORTANTE ESSERCI!!!!

domenica 7 dicembre 2008

Thyssenkrupp, un anno dopo la strage


Thyssen, l'ira e la memoria
Ministri assenti alla manifestazione di Torino.
Il padre di una vittima: vergogna, sono con i padroni


Non un ministro, né un sottosegretario e neppure un segretario di partito. Assente, ieri mattina, il governo. Lo ha notato la gente comune, lo hanno stigmatizzato esponenti del centrosinistra e i parenti dei sette operai morti, un anno fa, nell’inferno della ThyssenKrupp. «Non dimenticare l’atroce tragedia dei lavoratori della Thyssen è non soltanto un dovere morale, ma un impegno politico - esordisce Piero Fassino, al cimitero monumentale dove ieri mattina è stata celebrata una messa e inaugurata una targa commemorativa donata dal Comune -.

Un paese civile, infatti, non può tollerare che ogni anno 1.500 persone muoiano lavorando. Ed è certo sconcertante che nessun esponente del governo e della sua maggioranza abbia sentito la sensibilità di essere questa mattina accanto ai familiari delle vittime». Secondo Fassino «restituire dignità al lavoro è condizione essenziale perché ogni cittadino si senta rispettato e tutelato nella sua fatica». E in realtà fa un certo effetto individuare tra i banchi della chiesa del cimitero l’ex ministro al Lavoro Cesare Damiano, mentre manca quello attuale.

Maurizio Sacconi ha però inviato un messaggio in cui ribadisce che «il governo ha assunto il fermo impegno a conseguire più diffusamente nell’intero Paese più alti livelli di effettiva sicurezza sui luoghi di lavoro». Eppure al cimitero, accanto al prefetto Paolo Padoin, alla presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, al presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, spicca l’assenza di esponenti del governo. «Una brutta assenza - commenta il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai, onorevole del Pd Giorgio Merlo - ma anche il Partito democratico ha il dovere di collaborare con il governo su questo tema». La latitanza di governo e Confindustria viene sottolineata anche da Antonio Boccuzzi, oggi parlamentare del Pd, ex operaio Thyssen, unico superstite al rogo di un anno fa. «È un fatto che preoccupa e amareggia - dice - perché così facendo si cerca di rimuovere la memoria di quella tragedia e di quanti hanno pagato e purtroppo pagano con la vita il solo fatto di lavorare».

E aggiunge: «Noi e tutta la città di Torino non dimentichiamo come non dimenticano i lavoratori costretti ad affrontare ogni giorno il problema della sicurezza sul lavoro. Al di là del mio personale e diretto coinvolgimento nella vicenda, ritengo che l’aver disertato un appuntamento dall’alto valore simbolico sia un pessimo segnale per il futuro dei lavoratori. Soprattutto oggi quando a fronte di una crisi crescente esiste il concreto rischio che, sotto il ricatto occupazionale, si allenti l’attenzione sulla necessaria e rigorosa applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro».

Delusione, amarezza e senso d’abbandono sono invece le sensazioni principali avvertite dai parenti dei sette martiri del lavoro. «È una vergogna! - attacca Luigi Santino, fratello di Bruno, bruciato vivo a soli 26 anni - Ma non poteva essere altrimenti: il governo del centrodestra fa gli interessi degli imprenditori». Sabina Laurino, moglie di Angelo e madre di due adolescenti si rammarica «per il disinteresse del governo in un momento così delicato in cui si attende la revisione del testo unico in materia di sicurezza sui luoghi del lavoro». Perplesse e disilluse sono, invece, Graziella Rodinò e Rosina Demasi, mamme rispettivamente di Rosario e Giuseppe, entrambi morti a 26 anni. «Altro che politici! Meno male che la giustizia, grazie a Guariniello, sta difendendo la memoria dei nostri figli».


(Grazia Longo, La Stampa)

Manifestazione NO TAV 3 anni dopo il pestaggio di Venaus

6/12/2008 (18:4) - LA MANIFESTAZIONE
I No Tav scendono in piazza

I comitati:«Siamo in 30mila»
SUSA
Si è concluso davanti alla stazione ferroviaria di Susa, dov’era partito due ora prima, il corteo contro l’alta velocità ferroviaria Torino-Lione. Vi hanno partecipato sei-settemila persone secondo le forze dell’ordine, 30 mila per i comitati No Tav. La manifestazione si è svolta senza alcun incidente. Ad aprire il lungo serpentone che ha attraversato Susa erano alcuni bimbi dietro lo striscione «I bambini di Bruzolo», i ragazzi del movimento studentesco ed alcuni anarchici con finte fasce tricolori da sindaci.

Alcuni dei partecipanti al corteo erano già stati presenti anche questa mattina alla marcia in ricordo delle sette vittime della ThyssenKrupp. Il corteo di protesta è stato organizzato tre anni dopo gli scontri al presidio di Venaus, paese vicino a Susa, e proprio all’indomani dell’annuncio della Unione Europea dei fondi destinati al progetto della Torino-Lione ad alta velocità.Nella folla ci sono anche alcuni sindaci, quelli sempre più contrari all’alta velocità: tra questi i primi cittadini di Susa San Michele, Bussoleno e San Didero.
(La Stampa)

venerdì 5 dicembre 2008

5 DICEMBRE 2008: DUE MESI DI OCCUPAZIONE AL CAMPUS DI GRUGLIASCO!








OGGI NOI STUDENTI DI AGRARIA E VETERINARIA
FESTEGGIAMO DUE MESI DI OCCUPAZIONE!

NO LEGGE 133! NO LEGGE 180!

A CASA NON SI TORNA!

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6 Dicembre 2008 corteo studenti e operai per il diritto alla vita + aggiornamento Assemblea NO GELMINI del 4/12




DI SCUOLA E DI LAVORO NON SI PUO' MORIRE!

Ad un anno di distanza dall'incendio della ThyssenKrupp in cui persero la vita sette operai e a sole due settimane dalla tragedia del liceo Darwin di Rivoli e dalla morte di Vito, seguita al crollo del soffitto dell'aula in cui seguiva le lezioni, gli studenti e le studentesse dell'Università di Torino insieme ai lavoratori, ai migranti e ai cittadini, scenderanno domani, 6 dicembre, in strada per ribadire con rabbia che di scuola e di lavoro non si può morire.

Queste morti, come molte altre, non sono tragiche fatalità, come ci vorrebbero far credere, ma il risultato di una politica di disinvestimento nel settore della sicurezza e del rinnovamento delle infrastrutture portato avanti indistintamente dai vari governi, dalle aziende, dalle multinazionali e da chi ha la responsabilità di rendere effettive le leggi che tutelano la vita delle persone all'interno dei luoghi di lavoro e di studio.

Come studenti e studentesse che in questi mesi hanno partecipato e costruito, insieme ai genitori, alle maestre, ai ricercatori, alcuni docenti, la mobilitazione contro lo smantellamento dell'istruzione pubblica, siamo consapevoli di combattere una battaglia ben più ampia che ha come protagonisti chi da un lato detiene la ricchezza e ragiona unicamente in una logica di profitto, dall'altro chi è escluso dalla redistribuzione della ricchezza sociale e si trova, tuttavia, a pagare gli effetti di una crisi prodotta da altri.

Il NOI dello slogan Noi la crisi non la paghiamo! che ci ha contraddistinto come movimento fin quasi dal suo nascere e nel quale si è voluto legare politica nazionale dei tagli e crisi internazionale di sistema, è infatti un NOI che coinvolge studenti, precari, migranti, operai, disoccupati, anziani e tutti quei soggetti della società ai quali si vorrebbero far pagare colpe che non hanno. La storia è sempre la stessa: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

Questa crisi ha dei precisi responsabili che, tuttavia, oggi, come ieri, pretendono che a pagare dei propri errori non siano loro stessi ma la collettività. Considerare questi responsabili i nostri comuni nemici è l'unico modo per non cadere nel tranello che il governo e i mass-media ci stanno tendendo: farci credere che la crisi sia una sorta di punizione divina, in modo da evitare di pagare, ancora una volta, per la proprie responsabilità storiche e politiche.

Se domani saremo in piazza, non è solo per esprimere una solidarietà, comunque doverosa, ai familiari delle tante vittime sul lavoro (e a scuola) e per ricordare tutti i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno perdono la vita o subiscono gravi infermità perché qualcuno, per volersi arricchire sempre di più, li fa lavorare sempre di più, sempre più velocemente e in condizioni sempre più insicure. Ma anche per iniziare una battaglia comune in nome di questo NOI che non solo non ha intenzione di pagare una crisi creata da altri, ma che, anzi, ha intenzione di mettere in crisi lo stesso dispositivo economico-politico generale che ha prodotto tutto questo. Mettere in crisi l’economia dello sfruttamento e del profitto e la politica dell’inganno e della difesa a spada tratta delle ingiustizie e delle diseguaglianze è compito e dovere di tutte e tutti. Una politica che difende esclusivamente gli interessi di pochi non è degna di questo nome.

Per questo invitiamo tutti e tutte a partecipare al corteo di domani. Perché noi non dimentichiamo lotteremo contro la precarietà e l'insicurezza sui posti di lavoro e a scuola. Perché se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno al nostro posto.

CONCENTRAMENTO ORE 9.30
DAVANTI ALLO STABILIMENTO DELLA THYSSEN, CORSO REGINA MARGHERITA 400

Assemblea no Gelmini- Onda Anomala- Torino



Cari collettivi e gruppi di lavoro vari,

dunque, breve riassunto della "riunione" di ieri alle 2 a Palazzo Nuovo, convocata informalmente per decidere del 6.

a) Il sei mattina ritrovo alle 9.30 davanti alla Thyssen, fondo di corso regina. Lo striscione reciterà: " Di scuola e di lavoro non si può morire". "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti"

b) il 6 pomeriggio ritrovo alle 12.00 a Porta Susa per prendere il treno delle 12.30. Lo striscione della manifestazione No Tav reciterà:" solo l'Onda è ad Alta Velocità - No Gelmini, No TAV"

c) il 9 ore 20.30 Assemblea No Gelmini a Palazzo Nuovo

d) il 10 ore 21.00, Palazzo Nuovo Assemblea Cittadina, strutturata come la Tavola Rotonda dell'altra volta, con tutte le parti che scendereanno in piazza il 12, strutturata in maniera informativa proprio rispetto al dodici su tre punti:
- scuola
-università
-lavoratori
A seguire ci sarà un concerto hip hop richiesto dai lavoratori della COMDATA per fare un po' di autofinanziamento e crearsi una piccola cassa di resistenza perchè stanno facendo uno sciopero al mese e sono 80 euro in meno ogni volta.

e) OGGI: alle 15.00 sottodiciottofilmfestival ha organizzato un incontro su i giovani e la stampa. I medi si stavano organizzado per andare ma non sarebbe male se anche qualcuno di noi facesse un salto (ci riguarda direttamente, ma non siamo sottodiciotto questo è il punto).

alle 17.00 alla Gam c'è un asseblea regionale aperta intitolata "la scuola, critiche e proposte" indetta dal pd. Incontro per una piccola delegazione che va a dire a questi signori qualche proposta e/o critica alle 16.40 davanti alla GAM.

f) autofinanziamento: è stato sollevato il problema che forse non se ne discute abbastanza. siccome molti chiedono come siamo messi con i SOLDI, chiederei a tutti i collettivi di rendere pubblico il loro bilancio, cioè di dire quanti soldi hanno ora in tasca, e quanti di questi sono di raccolta per il treno. Così iniziamo a farci due conti.
Una proposta di autofinanziamento, e di collante per le goccioline dell'onda, è quella di fare le MAGLIETTE dell'onda. La proposta parte da me, in via informale ho già chiesto a qualche collettivo di far girare l'idea e raccogliere dei disegni, unico vincolo che siano semplici da stampare. Altra questione è quella della stampa (dove e quanto), chiunque avesse informazioni mi scriva. In no Gelmini farò l'annuncio ufficiale per la creazione di un gruppo che se ne occupi, ma iniziate a sparegere la voce e date pure il mio contatto. cecighetta@libero.it (ceci)

g) Mobilitazione & Vacanze Natalizie: prima del nove (assembleanogelmini) sarebbe importante che in ogni facoltà si discutesse un po' a proposito di che vogliamo fare nelle vacanze... Necessario è concentrarsi in un unico posto, per non essere due gatti, ma poi controllare di essere un numero sufficinete ad orgniazzare le cose. Le proposte per ora sono
- pranzo di Natale da organizzare per coloro che non hanno una famiglia: chiedere in orfanotrofio, nelle comunità, dai profughi.
- Capodanno di autofinanziamento

h) vi allego il volantino dello sciopero dei consumi indetto dal coordinamento delle scuole superiori (che ha già coinvolto anche noi in questa iniziativa firmando anche come "università") e il volantino del sei, da diffondere il più possibile nei tempi stretti rimasti.

j) altro volantino che è circolato e che secondo me vale la pensa di diffondere è quello sul 10, anniversario della dichiarazione dei diritti umani. Il gruppo abele con un sacco di altre associazioni del genere st a promuovendo un iniziativa che consiste nell'accendere un lumino tra le 18 e le 19 davanti a sette luoghi simbolici della città:
-palazzo nuovo
-palagiustizia
-thyssen
-porta palazzo
-molinette
-sede rai
- porta susa

Per info: u.comunicazione@gruppoabele.org

k) il dieci mattina il gruppo del cantiere welfare e diritto allo studio chiede ai collettivi di non riempire di iniziative in quanto si stanno organizzando le iniziative all'edisu e alla mensa di cui si era parlato. Faccio prensente ora, perchè ieri me ne ero dimenticata, che dalle 11 alle 13 sciopl e giurisprudenza hanno un'assemblea di facoltà che non può essere spostata.

l) Scienze ha iniziato le ripetizioni, per chiunque volesse avere informazioni / dare la propria disponibilita / attivare una cosa simile nella propria facoltà c'è un indirizzi mail: ripetizioni.scienze@gmail.com Federica e Francesco referenti.
Per il resto degli appuntamenti indicati, li inserirò nel calendario della Newsletter.

Colgo l'occasione per chiedere dei nuovo a tutti i collettivi di fare arrivare a questo indirizzo il prima possibile i programmi degli eventi che organizzano, magari con eventuale volantino.

Spreo di non aver dimenticato nulla.

Buon lavoro!

Ceci

Quando la Chiesa ordina, il governo si inchina.

Scuola cattolica, la Cei contro i tagli
e il governo ci ripensa subito

Il sottosegretario Vegas: "I fondi verranno ripristinati con un emendamento"


Scuola cattolica, la Cei contro i tagli e il governo ci ripensa subito

Il ministro Giulio Tremonti

CITTA' DEL VATICANO - Non sono servite manifestazioni, sit-in, o lezioni all'aperto. E' bastata la minaccia della mobilitazione delle scuole cattoliche per far cambiare idea al governo nel giro di qualche ora. I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati", ha assicurato il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. "C'è un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini".

Contro il taglio originario di circa 130 milioni di euro aveva tuonato stamane monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale della Cei per l'educazione, annunciando che "le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese", contro i tagli previsti dal governo Berlusconi.

"Non si tratta di restituzione - aveva lamentato Stenco - a questo punto si è aperta una crisi molto più profonda e le federazioni delle scuole cattoliche presto si mobiliteranno in tutto il Paese". "Qui - aveva detto ancora - si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici".

"Nel 2000 - aveva spiegato ancora Stenco - la legge sulla parità scolastica ha previsto un contributo di 530 milioni di euro per tutto il sistema delle scuole paritarie, mentre la spesa per la scuola statale è di 50 miliardi. Il contributo, dello 0,1 per cento, è quindi già irrisorio". "Nel 2004 - ha proseguito - per tre anni consecutivi Tremonti ha tagliato 154 milioni sui 530 di contributo totale, cioè il 33 per cento. La scuola cattolica ha taciuto - ha aggiunto - e li abbiamo recuperati anno per anno con emendamenti, con fatica e con ritardi. Ora, però, il ministro ripete la stessa manovra". "La Chiesa adesso - aveva concluso - deve tirare le sue conseguenze perché senza contributi le scuole dell'infanzia non vanno avanti e di certo rischiano di chiudere".

Dopo le parole di Vegas, il portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, don Domenico Pompili, ha sfumato i toni della polemica. "I vescovi italiani - ha ricordato - sono preoccupati come emerso anche di recente da diverse voci del mondo cattolico, per il destino delle scuole pubbliche non statali, tuttavia pur consapevoli del momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, confidiamo negli impegni che il governo ha assunto pubblicamente".
(La Repubblica, 5 dicembre 2008)

giovedì 4 dicembre 2008

Resoconto iniziativa in Metropolitana



Ecco il resoconto dell’iniziativa in metro avvenuta il pomeriggio del 3 Dicembre 2008

L’Onda Anomala dell’Università di Torino scende nella METROpoli

Il ritrovo era alle 16.30 a Porta Susa, di fronte alla stazione. Abbiamo aspettato 20 minuti che arrivassero tutti. Alla fine al ritrovo eravamo pochini, appena 12 da Agraria, una ventina da Scienze MFN, il resto erano tutti di Palazzo Nuovo (Facoltà Umanistiche). Dopo una breve riunione fra i presenti abbiamo deciso di far saltare l’assemblea che volevamo fare nell’atrio (non c’era abbastanza gente per dare luogo a un’assemblea con buona visibilità) e di buttarci direttamente nelle carrozze della metropolitana in piccoli gruppetti (5-6 per gruppo). Il compito di questi gruppi era di distribuire volantini ma soprattutto parlare, discutere con la gente che si trovava nel vagone. Scesi nella metropolitana la situazione è stata un po’ dispersiva: gli studenti di biologia hanno cominciato a estrarre dna da una mela vicino alla scala d’ingresso alla metro, e gli altri non sapevano se buttarsi subito dentro i vagoni o aspettare che finisse la dimostrazione scientifica. Comunque al terzo treno, noi di Agraria ci siamo stufati del dna e abbiamo iniziato a interagire con i passeggeri.
Ogni gruppetto aveva la sua tecnica di approccio: io e Stefano distribuivamo i volantini con i fagioli e ci perdevamo a conversare con il primo passeggero disponibile ad ascoltarci. Laura si metteva al centro del vagone e si faceva sentire da tutti, Max faceva il musicista di strada con al collo un cartello recante la scritta “studente che paga la crisi”. Devo dire che Laura era la più efficace, si vede che è un’attivista tosta di Green Peace!
Sta di fatto che tutti hanno fatto che tutti hanno partecipato, distribuendo volantini e discutendo con le persone, e secondo me l’aspetto più bello è stato parlare con i pendolari, perché la gente diceva cosa pensava del movimento dell’Onda: ci siamo fatti un’idea un po’ più precisa e vicina alla realtà su cosa pensano i cittadini torinesi di noi e di ciò che stiamo facendo.
Questo è importantissimo: se smettessimo di avere questo contatto con la realtà potremmo anche smettere di protestare: sarebbe inutile, dobbiamo aprirci alla cittadinanza e non chiuderci nel movimento.
Il volantinaggio in metropolitana ha un impatto forte sulla gente e io proporrei di ripetere l’iniziativa organizzandola meglio: oggi non siamo riusciti a tenere i vari gruppetti compatti, spesso si perdeva tempo a ritrovarsi, oppure si finiva in vagoni dove già altri studenti avevano volantinato prima di noi, tutti problemi logistici dovuti alla nuova “sperimentazione” della protesta fatta in questo modo.
Proporrei anche di lasciare perdere l’assemblea in metropolitana perché le persone vanno di fretta e non si fermano ad ascoltare, sui vagoni invece sono costrette ad aprire le orecchie. Con l’assembla c’è anche il rischio di attirare la polizia che rompe le scatole e spaventa la gente: c’erano parecchi agenti in antisommossa oggi ad aspettarci alla metro. Sui vagoni invece c’erano due agenti della Digos che ci rincorrevano come dei pazzi cercando di seguirci. Noi studenti non eravamo graditi nemmeno alla GTT: alla stazione Massaia ho sentito la voce del ripetitore della stazione che diceva: “Si ricorda ai passeggeri che l’uso della metropolitana è riservato a chi ne ha effettiva necessità”.

Buona mobilitazione!

Luca